Davanti all’Ultima Cena di Giulio Cesare Procaccini nella Sala Mattioli in Gallerie D’Italia, si apre la conferenza stampa della ventitreesima edizione di Miart 2018 intitolata: “Il presente ha molte storie”, che alzerà il sipario giovedì 12 ( vernissage ) fino a domenica 15 aprile, negli spazi della Fiera di Milano City. Alessandro Rabottini, al suo secondo mandato quale direttore artistico descrive la volontà di aver voluto creare una fiera polifonica, capace coniugare l’arte moderna, quella contemporanea e il design da collezione, con la consapevolezza di far dialogare mercato e cultura, capace di guardare al presente e alle sue molteplici dimensioni, tanto alle radici storiche, quanto alla sperimentazione contemporanea.
Presenti in fiera quest’anno 184 gallerie, con una crescita del 5% rispetto all’edizione 2017; tra queste 61 partecipano alla fiera per la prima volta, mentre 75 gallerie sono straniere, il 41% in totale. Questo volume di storie di cui è composta la fiera, rappresentano un ventaglio qualitativo dell’offerta che parte dall’arte moderna e contemporanea comprendendo anche il design a edizione limitata.
Sette le sezioni in cui la fiera è divisa e contemporaneamente quest’anno tutte le sezioni propongono un alto numero di monografici, permettendo al pubblico di approfondire l’artista che verrà ripreso dalle varie istituzioni milanesi per l’Artweek, questo comporta altrettante mostre personali in città. La prima di queste sezioni in cui quest’approccio emerge particolarmente è Established, la sezione principale che raccoglie 124 espositori (più del 7% rispetto al 2017) divisi tra Contemporary (79 gallerie specializzate in arte contemporanea) e Master (45 gallerie che propongono artisti storicizzati con opere dai primi del ‘900 fino agli anni Novanta del secolo scorso). Emergent, a cura di Attilia Fattori Franchini (Curatrice Indipendente, Londra), è la sezione dedicata a 20 gallerie internazionali, provenienti da 10 paesi diversi, focalizzate sulla ricerca delle giovani generazioni, di cui 13 che espongono per la prima volta. Generations, a cura di Lorenzo Benedetti (Curatore per le Arti Contemporanee, Kunstmuseum St. Gallen), presenta 8 coppie di gallerie, invitate a creare un dialogo tra le opere di due artisti appartenenti a generazioni differenti, presentando accostamenti inediti tra posizioni artistiche dissimili. Decades, a cura di Alberto Salvadori (Direttore, OAC Fondazione CR di Firenze), attraverso la partecipazione di 9 gallerie propone un viaggio attraverso le decadi del XX secolo: ogni galleria presenta un progetto che rappresenta, attraverso mostre personali o collettive, un particolare decennio, secondo una scansione che va dagli anni ’10 agli anni ’90. On Demand, a cura di Oda Albera (Exhibitors Liaison e Progetti Speciali a miart 2018), è la sezione trasversale in cui le gallerie sono invitate a esporre opere site-specific o interattive, focalizzandosi su una relazione diretta con lo spettatore o il collezionista. Infine Object, a cura di Hugo Macdonald (Critico d’Arte e Giornalista, Londra), è la sezione dedicata a una selezione di 14 gallerie che promuovono design sperimentale e in edizione limitata, arti decorative e pezzi storici da collezione.
Confermati al Miart 2018 tutti i sette premi presenti nella scorsa edizione, il più importante è il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano che, anche quest’anno, mette a disposizione 100.000 euro per acquistare opere d’arte moderna e contemporanea che andranno a incrementare la collezione di Fondazione Fiera Milano. La nuova edizione del miarttalks 2018 accompagnerà le tre giornate di apertura al pubblico della fiera e, per il terzo anno consecutivo, miart rinnova la propria collaborazione in questo ambito con In Between Art Film – la casa di produzione per film d’artista e video sperimentali fondata da Beatrice Bulgari. Saranno invitati a parlare più di 40 artisti, curatori, direttori di musei, scrittori e architetti internazionali . Riuniti sotto il titolo “Che cosa possiamo immaginare?” i miartalks 2018 esploreranno la dimensione dell’immaginazione come una forza che crea e trasforma la realtà e non come una fuga dal presente.
Importante ricordare la stretta collaborazione del Comune di Milano e Miart 2018, già avviata nelle ultime edizioni con Artweek, le due manifestazioni sviluppano una pluralità di linguaggi, diffondendo eventi, mostre, inaugurazioni per tutta la settimana della fiera a partire da lunedì 9 aprile, sul circuito urbano di tutta la città, con lo scopo di promuovere l’arte integrandola e interagendo con la vivacità della città.
Leda Lunghi
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