Si è conclusa ieri al suo trentesimo anniversario, la fiera più in voga del panorama contemporaneo italiano. Artissima riconferma il proprio carattere sperimentale e di ricerca attraverso la realizzazione di iniziative specifiche, capaci di amplificare le potenzialità della fiera, di attrarre gallerie, artisti, collezionisti e curatori tra i più interessanti sulla scena internazionale.
Traendo spunto dall’ultimo libro di Renzo Taddei famoso antropologo brasiliano e professore presso l’Universidade Federal de São Paulo, il suo direttore Luigi Fassi ha festeggiato i trent’anni di Artissima focalizzandosi sul tema della cura, concentrandosi sull’ipotesi di superamento delle crisi del nostro tempo e ispirandosi al pensiero indigeno amazzonico, come fine ultimo legato all’empatia e interazione con il mondo. Temi che non solo evidenziano, ma sottolineano l’importanza dell’arte, in cui questi elementi sono armonia vitale che elaborano e collegano aspetti essenziali come la creatività e la sensibilità.
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Artissima2023 Oval Esterni
Queste le parole di Luigi Fassi:
“Seguendo l’ispirazione delle parole di Renzo Taddei dobbiamo oggi rinnovare la crescita del nostro immaginario per creare più autentiche forme di comprensione della realtà. In tale contesto, è proprio l’arte a trovarsi in uno spazio privilegiato, quello di saper interpretare meglio di altre discipline l’approdo a una dimensione di cura, che guidi e illumini ogni nostra azione e conoscenza, dando ragione della varietà, della molteplicità e della mescolanza di tutto ciò che compone il nostro mondo. L’arte è così una fabulazione potente, capace di esercitare una forza di cambiamento, una cura che diventa convinzione e urgenza di responsabilità. È questo il messaggio che informa l’edizione 2023 di Artissima, l’invito ad avere fiducia nell’immaginario creato dagli artisti e dalle loro opere, traendone stimolo e suggestione per rimodellare i nostri pensieri e accompagnare il cambiamento delle nostre persone”.
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Luigi Fassi Direttore di Artissima
L’identità visiva dell’edizione 2023 è stata affidata allo studio grafico torinese FIONDA diretto da Roberto Maria Clemente. Relations of Care si traduce quindi in un’immagine coordinata che allude a insiemi armonici in evoluzione, ecosistemi e organismi in dialogo tra loro determinati dalla molteplicità e dalla mescolanza. Sono comunità costituite da relazioni basate sul ruolo chiave che esercitano nel mantenimento dell’equilibrio planetario, organismi con un proprio grado di conoscenza e cooperazione che sviluppano nuove relazioni di cura capaci di immaginare nuovi scenari.
Ci siamo incamminati verso Artissima raggiungendola agli spazi dell’Oval Lingotto di Torino per il dodicesimo anno consecutivo, e come sempre abbiamo visto i padiglioni accogliere le quattro sezioni curate dalle gallerie partecipanti: Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e ArtSpaces & Editions e le tre sezioni curate dal team della fiera: Disegni, a cura di Irina Zucca Alessandrelli, PresentFuture, a cura di Maurin Dietrich e Saim Demircan, Back to the Future, a cura di Defne Ayas e Francesco Manacorda, ospitate anche sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over, realizzata con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.
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Artissima23-Oval-Interni
Artissima chiude con 34.000 visitatori, superando il dato di affluenza delle ultime edizioni e collocando la fiera e i numerosi eventi in città come una settimana dell’arte decisamente internazionale.
Leda Lunghi
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